Bar Lady


La Barista perfetta è una commedia brillante, licenziosa e un po' piccante, scritta a quattro mani da Giovanna Esse e Pasquale Calvino.
E' stata innanzitutto un'esperienza molto piacevole per gli Autori che hanno visto sviscerarsi dall'accoppiata delle loro fantasie un'intrigo classicheggiante ma estremamente attuale, nei contenuti, nei personaggi e nei dialoghi.
Siamo in un College immaginario, dove amori e passioni dei giovani s'intrecciano con i desideri di una coppia più attempata e ormai propensa a provare il famigerato "cuckolding". La regia delle tresche e la loro risoluzione sarà gestita e forse risolta grazie alle arti sopraffine di una perfetta Bar-lady... bella, intraprendente e tuttofare!



Note tecniche e scenografiche

Commedia a scena unica con artifizi. Personaggi 4 donne 2-3 Uomini. La trama è per adulti con passaggi un po'ammiccanti, sarà cura del regista privarla o accrescerla di battute idonee all'ambito rappresentativo.

Scena 1

Il Salone dello spazioso Cafe Music, nei pressi del Conservatorio di Roma
Qualche tavolino e, alla parete di fondo, un divanetto e una “ribaltina” di Banco Bar.
Su di un lato della scenografia sarà ricavato un piccolo ambiente (presumibilmente pari a 1/3 della Scenografia) si tratta della visione parziale di una stanzetta, dal parato sgargiante. In questo lato di scenografia, un lettino singolo abbellito da numerosi cuscini.
Sul fondo, bloccata alla parte, la sagoma di una grossa pendola, così costruita:
-         altezza della struttura circa due metri;
-         un grosso orologio (anche fermo) nella parte superiore;
-         la parte inferiore sarà caratterizzata da una cornice in legno e da una pesante        tenda damascata; l’altezza della tenda dev’essere di circa m. 1,5. Servirà agli attori per accedervi dalla scena abbassandosi, in modo da dare l’impressione al     pubblico di accovacciarsi, per poi infilarsi in un passaggio segreto. Tale          piccolo cunicolo permetterebbe una scomoda ma salvifica “uscita di comodo” a       coloro che, sorpresi da qualche fidanzata o moglie inferocita, devono           squagliarsela, per non farsi sorprendere in camera con Federica (Barista ed         entreneuse che, a volte, offre i suoi servizi erotici in quel mini-appartamento, attiguo al Cafe). Quando, invece, si tratterà di raggiungere questo ambiente    laterale dalla sua “porta”, gli attori avranno cura di entrarvi direttamente dal        boccascena, come attraversassero una “porta invisibile”.(*)
L’addetto alle luci seguirà il copione per illuminare, all’occorrenza, la parte di Palco dove avvengono le scene. Avrà anche l’accortezza di lasciare al buio, di volta in volta, la parte dove non si recita.
Il bancone del Bar, invece, può essere costituito da una struttura leggera. Un parallelepipedo in liste di legno, ricoperto con pannelli di polistirolo o compensato. La struttura può essere limitata alla sola profondità della ribaltina, in genere di 20 cm. Dove, per fare scena, si possano appoggiare dei bicchieri, delle tazze o similari.
Un banco Bar, dal lato cliente (Pubblico), può essere alto anche m. 1,2, utilissimo per permettere l’entrata agli attori, che provengono dalla camera di Federica (e che sono stati costretti a servirsi del passaggio segreto)
Allegato bozzetto.




Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è da ritenersi puramente casuale.


Iscrizione SIAE  180531


© - Giovanna Esse e Pasquale Calvino 2016 - 2018

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